martedì 25 novembre 2014

Recensione: Il grande Gatsby

“Quand’ero più giovane ed indifeso, mio padre mi ha dato un consiglio che ho fatto mio da allora. “Tutte le volte che ti viene da criticare qualcuno”, mi ha detto, “ricordati che non tutti a questo mondo hanno avuto i vantaggi che hai avuto tu”. Non ha detto nient’altro, ma siamo sempre stati insolitamente comunicativi in modo riservato, e capii che intendeva molto più di questo.” (prime righe del libro).

AUTORE: F. Scott Fitzgerald (traduzione di Bruno Armando)
EDITO DA: Newton Compton Editori
ANNO DI PUBBLICAZIONE: 1925
ACQUISTATO DA: Mondadori
GENERE: Classico
NUMERO DI PAGINE: 125
COSTO: € 0,99

Qualche informazione sull’autore
F. Scott Fitzgerald nacque a St.Paul, Minnesota, nel 1896. Iniziò a scrivere giovanissimo, fin dai tempi della scuola. Pubblicò il suo primo romanzo nel 1920. Seguirono alcune raccolte di racconti e infine “Il grande Gatsby”, che basterebbe da solo ad assicurare allo scrittore un posto di rilievo nella narrativa americana. E' infatti uno dei libri più venduti con venticinque milioni di copie acquistate in tutto il mondo (USA Today - 2013). Dopo aver goduto di un grandissimo successo, morì quasi dimenticato a Hollywood nel 1940.

Trama
Il misterioso, affascinante, inquieto Gatsby, con le sue feste stravaganti, il lusso e la mondanità di cui si circonda, non mira in verità che a ritrovare l’amore di Daisy. Ma è possibile ricatturare il passato? Nello scenario dei frenetici anni Venti, il desiderio di Gatsby diventa emblema di un sogno di assolutezza, che la realtà frantuma e disperde.

copertina libro il grande gatsby
Opinioni
Questo romanzo di grande successo di F. Scott Fritgerald è un classico, sì, ma moderno.

È moderno perché narra di una vita che in apparenza sembra sfavillante, gioiosa e patinata, ma è solo apparenza.

Gatsby in realtà è un uomo solo, che si rifugia nel lusso solo per dimenticare quanto effettivamente sia solo, di quanti falsi amici popolino la sua vita, capaci ad essere presenti solo quando la festa inizia, ma pronti a scappare appena si spengono le luci dei salotti.
Gatsby vuole disperatamente ritrovare la sua amata Daisy, l’unica effettiva presenza nella sua vita. Erano innamorati, ma quando si sono incontrati Gatsby era povero e Daisy ha preferito sposare un uomo ricchissimo. Quando ritrova Gatsby, ricco e conosciuto, si riavvicinerà a lui, ma io non credo per vero amore, forse più per dovere. Il romanzo infatti è drammatico, ha una fine tragica, che ci riflettere sulla condizione dell’uomo. 

Gatsby è uno spirito puro, che mira a cercare un’utopia, un’idea grande e irraggiungibile, finché non si scontra con la durezza della vita e della realtà.

Questo volume mi è piaciuto moltissimo, è uno di quei libri da leggere assolutamente, e non solo una volta: racchiude in sé tantissime sfumature diverse, che è impossibile cogliere immediatamente, ha molti livelli da scoprire. La scrittura è essenziale e fine, di facile comprensione se si tiene conto che è stato scritto negli anni Venti.

Il mio voto

A CHI LO SUGGERISCO?
-Lettori adulti ed esperti.
-A chi piacciono i libri con più livelli, da interpretare e capire (se vi ritrovate, leggete assolutamente “L’eleganza del riccio”).
-A chi piacciono i classici (non posso non proporvi "Il ritratto di Dorian Gray"!).

CURIOSITÀ
-Si dice che F. Scott Fritgerald abbia scritto un romanzo specchio, e che Jay Gatsby sia un personaggio autobiografico.
-Dal romanzo sono stati tratti due film, uno nel 1974, l’altro nel 2013.

DA LEGGERE.. trasportandoci nei ruggenti anni Venti, con lo sfavillio dei vestiti da Charleston e le fumose sale da ballo.


lunedì 24 novembre 2014

Recensione: Il diavolo veste Prada

“Il semaforo non era ancora diventato ufficialmente verde all’incrocio tra la Diciassettesima e Broadway, e già un agguerrito esercito di taxi ruggiva sgommando alle mie spalle. “Frizione, acceleratore, marcia, lascia la frizione”, mi ripetevo febbrilmente, mentre lottavo per la mia vita nel traffico urlante di Manhattan a mezzogiorno.” (prime righe del libro).

AUTRICE: Lauren Weisberger (traduzione di Roberta Corradin)
EDITO DA: Piemme
ANNO DI PUBBLICAZIONE: 2003
ACQUISTATO DA: non ricordo più, l’ho acquistato tempo fa.
GENERE: Romanzo, Romanzo rosa, Commedia.
NUMERO DI PAGINE: 413
COSTO: € 11,00

Qualche informazione sull’autrice
Vive a New York, si veste in modo casual e ha una passione sfrenata per i jeans. Dopo la laurea, ha lavorato come assistente personale di Anna Wintour, mitica direttrice di Vogue America e guru della moda mondiale. Il diavolo veste Prada, suo primo romanzo, nel giro di poche settimane ha scalato le classifiche di tutto il mondo, è stato tradotto in 27 lingue e ha venduto oltre tre milioni di copie. La 20th Century Fox ne ha tratto un film campione d’incassi.

Trama
Nel favoloso, sfavillante mondo della moda, Miranda Priestly è un mito assoluto. Esile ed elegante come nessuna, dirige la rivista patinata più venduta e prestigiosa del pianeta. Quando Andrea Sachs – ventitre anni, una laurea in tasca e in testa il sogno di diventare scrittrice – accetta di lavorare per lei, non sospetta di aver stretto un patto con il diavolo. Miranda, infatti, nasconde un’indole velenosa e volubile, capace di trasformare la vita di Andrea in un vero e proprio inferno. Nell’arco di un anno frenetico ed esilarante, Andrea impara a soddisfare i mille capricci del suo direttore e a parare i colpi della sua perfidia, fino a scoprire che la sua vita privata, troppo a lungo trascurata, è in caduta libera.

copertina libro il diavolo veste prada
Opinioni
Un libro da leggere assolutamente se avete voglia di qualcosa di divertente, frizzante e fresco. Purtroppo, ho visto prima il film, e per tutto il volume mi sono immaginata Miranda con le fattezze della bravissima Meryl Streep e Andrea come se fosse Anne Hathaway. Solitamente, infatti, preferisco immaginare di sana pianta i protagonisti, solo grazie alle descrizioni che ne fa l’autore/autrice.

In genere, il libro racconta una storia prettamente femminile, con numerosi riferimenti al mondo della moda; se non siete interessate, non fa per voi. Il diavolo veste Prada è un libro in apparenza frivolo, però è anche una specie di denuncia contro questo mondo scintillante e patinato: il messaggio che vuol passare è che non è tutto oro quel che luccica, e che dietro a certi personaggi ben costruiti ci sta il lavoro certosino e pesantissimo di persone non conosciute.

Ben scritto, piacevole, si legge in poco tempo (la trama è abbastanza scontata) e con facilità.

Il mio voto

A CHI LO SUGGERISCO?
-A tutti, lettori esperti e non.
-A chi ha voglia di una lettura leggera e spensierata. Se vi piacciono i libri non impegnati, date un’occhiata anche a "Un regalo da Tiffany".
-A chi non sopporta più il proprio capo: ricordatevi che c’è chi sta peggio di voi =)

DA LEGGERE CON.. ironia e voglia di divertirsi con le mille disavventure della povera Andrea.


sabato 22 novembre 2014

Recensione: Dolce come il miele

“Era proprio il genere di giornata che l’ape Buzz preferiva: non c’era afa, l’aria era limpida. Si poteva gustare il calore del sole, ma anche la frescura dell’ombra. La terra profumava ancora d’acqua e nuvole per il temporale di quel pomeriggio, e il trifoglio aveva un’aria davvero succulenta. Il prato era un dolce tappeto di giada, disseminato a perdita d’occhio di denti di leone gialli, fra i quali spiccava anche il rosso di qualche solitario papavero.”(prime righe del libro)

AUTORE: John Penberthy (traduzione di Giulia Balducci)
EDITO DA: Sperling & Kupfer Editori
ANNO DI PUBBLICAZIONE: 2006
ACQUISTATO DA: non ricordo più, l'ho acquistato tempo fa.
GENERE: Favola, Filosofia
NUMERO DI PAGINE: 89
COSTO: € 11,50

Qualche informazione sull’autore
John Penberthy è cresciuto in Florida e ha svolto per dodici anni l’attività di consulente immobiliare. La passione per la meditazione e per la natura lo ha condotto a gestire bioriserve. Vive in Colorado, con la moglie e la figlia.

Trama
Buzz non è un’ape operaia qualsiasi: tra i denti di leone e le rose selvatiche, cerca il significato dell’esistenza. Il suo viaggio è un magico volo di gioia, coraggio ed ottimismo, dedicato alle api “non allineate”, decise ad interrogarsi sul fine della vita anche a costo di uscire dal gruppo. Buzz, a differenza delle compagne, non si accontenta di trascorrere i giorni costruendo alveari e immagazzinando polline, ma sogna quel mondo infinito oltre le montagne, dove il carro infuocato del sole termina ogni giorno la propria corsa. Buzz si confida con Bert, ape anziana, che la spingerà ad intraprendere il suo viaggio, ed anche a trovare l’amore.

copertina libro dolce come il miele
Opinioni
Una bellissima favola, davvero dolce come il miele e ricca di spunti di riflessione. Ho letto il libro già da adulta, e credo che sia adatto anche ai bambini (anche se, per capirlo a fondo, bisognerebbe leggerlo con la consapevolezza che non è solo una favola). È un volume breve, che si legge velocemente.

Da modo di riflettere su quante volte nella nostra vita rinunciamo a qualcosa che vorremmo davvero fare solo perché ci sembra disdicevole o troppo fuori dal coro.

L’autore, nei panni di Buzz, ci invita a cogliere la palla al balzo, a non indugiare troppo, a essere sé stessi. Una delle frasi che più mi ha colpito è stata questa: “Il potere della mente consiste nel cogliere le differenze; quello del cuore, nel cogliere le similitudini”.

Un bel libro, commovente, che fa riflettere e emoziona. 

Il mio voto

A CHI LO SUGGERISCO?
-A tutti i lettori: esperti e non, grandi e più piccoli.
-A chi ha voglia di riflettere sul senso della vita. Se vi piacciono i volumi filosofici, ma preferite qualcosa di più concreto, allora un libro da leggere assolutamente è  L'eleganza del riccio.

CURIOSITÀ
-Il libro è ricco di illustrazioni (create da Laurie Barrows) e di frasi, tipo aforismi, pensieri ed insegnamenti scritti in grassetto.
-Il titolo originale è “To Bee or Not to Bee”. Letteralmente non ha un significato preciso, sarebbe qualcosa come “Ape o non Ape”, ma riprende scherzosamente il famosissimo verso dell’Amleto di Shakespeare, “To be or not to be”, essere o non essere.

DA LEGGERE CON.. una tazza di thé caldo, con tantissimo miele.

venerdì 21 novembre 2014

Recensione: Un regalo da Tiffany

“A Ethan Green non sfuggiva l’importanza di ciò che stava per fare. Era un grande momento nella sua vita; e, immaginava, lo sarebbe stato in quella di qualunque uomo. Ma mentre cercava di farsi largo fra la folla di Manhattan in quello che era sicuramente il giorno di shopping più animato dell’anno, pensò che avrebbe fatto meglio a scegliere un momento migliore. La vigilia di Natale sulla Fifth Avenue? Doveva essere pazzo.” (prime righe del libro)

AUTRICE: Melissa Hill (traduzione di M. Faccia, R. Lanzi e R. Prencipe)
EDITO DA: Newton Compton Editori
ANNO DI PUBBLICAZIONE: 2011
ACQUISTATO DA: Mondadori
GENERE: Romanzo, Romanzo rosa
NUMERO DI PAGINE: 401
COSTO: € 9,90

Qualche informazione sull’autrice
Melissa Hill vive a Dublino con suo marito e sua figlia. È l’autrice di 13 romanzi, tutti bestseller. È acclamata come “la regina delle trame dagli esiti imprevisti”. Ha cominciato a scrivere nel 2003 e in breve tempo è diventata una delle più note autrici irlandesi. I suoi libri, tradotti in 18 lingue, hanno fatto il giro del mondo.

Trama
A New York, sulla Fifth Avenue, il giorno della vigilia di Natale, due uomini stanno comprando un regalo per la donna di cui sono innamorati. Gary, che aveva quasi dimenticato il regalo per la sua fidanzata Rachel, sta acquistando per lei un braccialetto portafortuna. Ethan invece sta cercando qualcosa di speciale: un anello di fidanzamento per Vanessa, uno splendido solitario col quale si inginocchierà davanti a lei e le farà una romantica proposta di matrimonio. Ma quando per sbaglio, all’uscita dal negozio, i due regali vengono scambiati, Rachel si ritroverà al dito l’anello destinato a Vanessa. E per Ethan riportarlo alla donna amata non sarà affatto semplice. Soprattutto se il destino ha altre idee al riguardo..

copertina libro Un regalo da Tiffany
Opinioni
Questo libro, appena arrivato in Italia, ha avuto un grandissimo successo: è balzato ai primi posti delle classifiche e ci è rimasto per molto tempo. In più, era nato un grandissimo interesse nei suoi confronti: molte delle lettrici (credo sia un libro prettamente femminile) sostenevano fosse una storia bellissima e che lasciarselo sfuggire sarebbe stato un peccato. Allora l’ho acquistato anche io. Non è un brutto libro, racconta una storia leggera e divertente, ma sinceramente non mi ha conquistata. L’ho trovato un po’ insipido e soprattutto ridondante in alcune parti, come se la scrittrice non sapesse più come allungare la storia. Un altro problema di questo volume è che, anche se di facile lettura, è noioso, quindi l’ho tenuto sul comodino per tanto tempo: non mi veniva voglia di riprenderlo per vedere come andava a finire.

In più, la conclusione l’ho trovata piuttosto scontata, e i libri senza colpi di scena non mi hanno mai entusiasmato.

Io apprezzo di più i libri intriganti e “strani”, come ad esempio “Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte”, oppure eleganti e filosofici, come “L’eleganza del riccio”, ma che abbiano una caratteristica ben precisa: regalino un’emozione. Purtroppo, “Un regalo da Tiffany” è uno di quei romanzi che non rimangono dentro, perché sinceramente, una volta concluso, me lo sono dimenticata abbastanza in fretta.

Il mio voto

A CHI LO SUGGERISCO?
-A tutti, lettori esperti e non.
-A chi vuole una lettura leggera e senza pretese.
-A chi non piacciono i romanzi impegnati; se vi ritrovate in questa categoria, non potete non leggere "Il diavolo veste Prada"!

DA LEGGERE.. solo se non vi aspettate troppo da questo libro!

giovedì 20 novembre 2014

Recensione: Il simbolo perduto

House of the Temple, 20.33
“Il segreto è come si muore. Fin dal principio dei tempi, il segreto è sempre stato come si muore. L’iniziato, che aveva trentaquattro anni, guardò il teschio umano che teneva fra le mani come una coppa. Era pieno di vino rosso sangue. Bevilo, si disse. Non c’è nulla di cui aver paura.” (prime righe del libro).

AUTORE: Dan Brown (traduzione di A. Biavasco, V. Guani, N. Lamberti, A. Raffo, R. Scarabelli)
EDITO DA: Mondadori
ANNO DI PUBBLICAZIONE: 2009
ACQUISTATO DA: non ricordo più, l'ho acquistato tempo fa.
GENERE: Thriller, Giallo, Mistero
NUMERO DI PAGINE: 604
COSTO: €24,00

Qualche informazione sull’autore
Dan Brown nasce nel 1964 ad Exeter, New Hampshire. È uno scrittore statunitense di fama internazionale, autore di grandi e memorabili successi, come “Il codice da Vinci”, uno dei libri più venduti di tutti i tempi. Sono suoi anche “Angeli e demoni”, “La verità del ghiaccio”, “Crypto” e “Inferno”. L’autore vive nel New England con la moglie.

Trama
Robert Langdon è in viaggio per Washington. È stato convocato d’urgenza dall’amico Peter Solomon, uomo potentissimo affiliato alla massoneria, per tenere una conferenza al Campidoglio sulle origine esoteriche della capitale americana. Ad attenderlo c’è però un inquietante fanatico che vuole servirsi di lui per svelare un segreto millenario. Langdon capisce qual è la posta in gioco quando viene ritrovata la mano mozzata di Peter Solomon. Il professore sa di avere poche ore per poter ritrovare l’amico vivo. Inizia così una corsa contro il tempo, che lo costringe a dare fondo a tutte le sue conoscenze, fino al sorprendente finale.

copertina libro il simbolo perduto
Opinioni
Secondo me, un romanzo da leggere. È uno di quei libri consigliati, soprattutto per chi ama il genere. Ho letto diversi tomi di questo autore, ma credo che questo sia uno dei migliori. L’autore sa farci rimanere con il naso incollato alle pagine: il libro è emozionante e ricco di colpi di scena, ma soprattutto è ben strutturato e calibrato (diversamente da “Inferno”).

Il ritmo è incalzante, e finché un capitolo non è concluso, non si riesce a chiudere il libro.

Il volume è sempre ricco di enigmi e rompicapo che il professor Langdon deve riuscire a risolvere, e questo coinvolge molto anche il lettore, che si immedesima e ci ragiona, insieme al protagonista del libro. Ho trovato molto interessante anche la figura dell’antagonista: un cattivo moderno, crudele, acutissimo, che da davvero filo da torcere al professore di Harvard. Dan Brown infarcisce il libro con le sue spiegazioni geografiche e artistico/filosofiche/religiose, però stavolta esagera un po’; alcune parti sono infatti troppo lente e monotone e non si vede l’ora di continuare con la storia vera e propria.

Il mio voto

A CHI LO SUGGERISCO?
-Lettori adulti ed esperti
-Lettori interessati al genere thriller/giallo (se vi piace il genere, vi consiglio anche la lettura di "I sotterranei della cattedrale").
- A chi ama misteri da risolvere e colpi di scena (se vi ritrovate in queste caratteristiche, "La verità sul caso Harry Quebert" fa per voi).
-A chi ha letto gli altri volumi di Dan Brown, e quindi è abituato al suo stile di scrittura.

DA LEGGERE CON.. Acutezza mentale e voglia di giocare a fare l’investigatore.


venerdì 14 novembre 2014

Recensione: La solitudine dei numeri primi

“Alice della Rocca odiava la scuola di sci. Odiava la sveglia alle sette e mezzo del mattino anche nelle vacanze di Natale e suo padre che a colazione la fissava e sotto il tavolo faceva ballare la gamba nervosamente, come a dire su, sbrigati. Odiava la calzamaglia di lana che le pungeva sulle cosce, le muffole che non le lasciavano muovere le dita, il casco che le schiacciava le guance e puntava con il ferro sulla mandibola e poi quegli scarponi, sempre troppo stretti, che la facevano camminare come un gorilla.” (prime righe del libro) 

AUTORE: Paolo Giordano
EDITO DA: Mondadori
ANNO DI PUBBLICAZIONE: 2008
ACQUISTATO DA: Mondadori
GENERE: Romanzo, Drammatico
NUMERO DI PAGINE: 304
COSTO: €18,00

Qualche informazione sull’autore
Paolo Giordano è nato a Torino nel 1982. È laureato in fisica teorica e lavora presso l’università con una borsa di dottorato. “La solitudine dei numeri primi” è il suo primo romanzo, che ha vinto numerosi premi, come il premio Strega e il premio Campiello.


Trama
Alice ha sette anni e odia la scuola di sci. È una mattinata nebbiosa e in cima alla seggiovia si separa dai compagni, li perde di vista e, nel tentativo di tornare a valle da sola, cade in un dirupo e si spezza la gamba. Incapace di muoversi, si chiede se i lupi ci sono anche d’inverno. Mattia è un ragazzino intelligente, con una gemella ritardata, Michela, ed è preso in giro dai suoi compagni di classe a causa della sorella. Un giorno, un amico li invita entrambi alla sua festa di compleanno, e Mattia lascia la sorella in un parco, con la promessa di tornare dopo a prenderla. Michela non verrà mai più ritrovata. Questi due episodi dalle conseguenze irreversibili, segneranno per sempre la vita di Alice e Mattia. Le loro esistenze si incroceranno, e i due ragazzi capiranno di essere strettamente uniti ma anche divisi, come due numeri primi gemelli; numeri vicini, ma mai abbastanza per toccarsi davvero.

copertina libro la solitudine dei numeri primi
 Opinioni
Un libro da leggere, toccante e scritto in modo lucido da Giordano, che sa mettersi con maestria nei panni dei personaggi. Il libro si apre con l’incidente che turberà per tutta la vita Alice, e subito dopo segue quello di Mattia. I due sono bambini, e il libro si snoderà in tutte le fasi della loro esistenza, fino alla vita adulta.
Il romanzo si snoda su un’emozione ben precisa, riportata anche nel titolo: la solitudine. Mette in luce come questa si insidi nei personaggi, come li tormenti, come non li abbandoni mai e come ritorni in ogni scelta quotidiana.

“La solitudine dei numeri primi” è un libro facile da leggere (la scrittura è semplice, veloce), ma difficile, anzi, difficilissimo da digerire.

Non ha un lieto fine, e quindi i personaggi non hanno un riscatto, divorati dal destino. È un romanzo duro, che narra di problematiche familiari dapprima e sociali poi, ma realistico, crudo, vero. Un libro che ti rimane incollato addosso per tanto tempo, difficile da dimenticare.

Il mio voto

A CHI LO SUGGERISCO?
-Lettori adulti, non necessariamente esperti
-A coloro che amano le storie realistiche e tormentate (da leggere assolutamente, se vi piace il genere, "Il messaggio segreto delle farfalle")
-A chi vuole qualcosa su cui riflettere
-A chi piacciono le storie con protagonisti problematici, a cui consiglio anche la lettura de "lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte."

DA LEGGERE CON.. la consapevolezza che non tutte le storie possano avere un lieto fine, e che la maggior parte delle volte nella vita succede proprio così. Se siete lettori disillusi, però avete voglia di qualcosa di un meno duro, date un'occhiata a "L'armadio dei vestiti dimenticati".


mercoledì 12 novembre 2014

Recensione: I sotterranei della cattedrale

“-Palazzo del Vaticano, notte del 30 gennaio 1789-
L’uomo attese con pazienza il calare delle tenebre, poi uscì dal suo nascondiglio e attraversò al buio le logge di Raffaello, che sorgevano presso la residenza invernale del pontefice. Non potè soffermarsi ad ammirare gli arabeschi del grande pittore urbinate e proseguì a passo svelto senza l’ausilio di una lanterna, per timore di allertare eventuali guardiani.” (prime righe del libro)

AUTORE: Marcello Simoni
EDITO DA: Newton Compton Editori
ANNO DI PUBBLICAZIONE: 2013
ACQUISTATO DA: Mondadori
GENERE: Thriller, Mistero, Storia
NUMERO DI PAGINE: 121
COSTO: € 0,99

Qualche informazione sull’autore
Marcello Simoni è nato a Comacchio nel 1975. Ex archeologo, laureato in lettere, lavora come bibliotecario. Ha pubblicato diversi saggi storici e racconti. Il suo romanzo d’esordio è “Il mercante di libri maledetti”, che ha avuto un grandissimo successo.

Trama
Urbino, 1789. Il cadavere del professor Lamberti, docente di filosofia all’università, viene ritrovato all’interno della cattedrale. L’ipotesi è che sia precipitato dalle impalcature erette per la ricostruzione della cupola, distrutta da un terremoto. Ma Vitale Federici, il suo allievo più brillante, intuisce che dietro quella morte si cela qualcosa di poco chiaro. Inizia dunque la sua personale indagine, venendo a conoscenza di un fatto sconcertante: l’uomo era sulle tracce di un antico tempio dedicato alle Ninfe, nascosto nel sottosuolo della città. Vitale si appassiona al mistero, ma si trova ben presto davanti ad una terribile verità: il Lamberti deve essere stato assassinato. Ma da chi?

copertina libro i sotterranei della cattedrale
Opinioni
Un libro veloce, non troppo lungo, ma comunque interessante. La storia è ambientata nella seconda metà del 1700, e l’autore è bravo a trasportarci in quel mondo.

Quando si legge il libro, infatti, sembra quasi di ritrovarsi in quelle polverose osterie e di sentire il freddo e pungente vento invernale che si infila sotto i sai di Vitale e dei suoi compagni di università.

È ben scritto, con una trama studiata e delineata, di immediata comprensione e di facile lettura, uno di quei libri da leggere tutto d’un fiato. Simoni ci fa rimanere con il naso incollato alle pagine; sembra quasi impossibile poggiare il libro (io l’ho letto in due giorni, da tanto mi aveva preso!). Se vi piacciono i libri avvincenti, ma più lunghi ed impegnati, vi consiglio di dare un'occhiata a "Il simbolo perduto".

Il libro è molto approfondito per quanto riguarda la descrizione degli ambienti e dei luoghi in cui è ambientata la vicenda, ma pecca un po’ per l’analisi dei personaggi: quella è un po’ superficiale. Il finale è buono, non troppo scontato.

Il mio voto

A CHI LO SUGGERISCO?
-A tutti, lettori esperti e non.
-A coloro che amano i romanzi brevi e non troppo impegnati.
-A coloro che sono interessati alla storia e alla vita nell’antichità.

DA LEGGERE... d’inverno, quando fuori fa buio presto e il tempo è uggioso.


martedì 11 novembre 2014

Recensione: L'eleganza del riccio

“Marx cambia completamente la mia visione del mondo» mi ha dichiarato questa mattina il giovane Pallières che di solito non mi rivolge nemmeno la parola. Antoine Pallières, prospero erede di un’antica dinastia industriale, è il figlio di uno dei miei otto datori di lavoro. Ultimo ruttino dell’alta borghesia degli affari- la quale si riproduce unicamente per singulti decorosi e senza vizi-, era tuttavia raggiante per la sua scoperta e me la narrava di riflesso, senza sognarsi neppure che io potessi capirci qualcosa. Che cosa possono mai comprendere le masse lavoratrici dell’opera di Marx?” (prime righe del libro)

AUTRICE: Muriel Barbery (traduzione di Emanuelle Caillat e Cinzia Poli)
EDITO DA: edizioni e/o
ANNO DI PUBBLICAZIONE: 2006
ACQUISTATO DA: Mondadori
GENERE: Romanzo, Filosofia, Arte, Drammatico
NUMERO DI PAGINE: 318
COSTO: € 9,90

Qualche informazione sull’autrice
Muriel Barbery è nata nel 1969. È una scrittrice francese ed è stata insegnante di filosofia. Il suo primo romanzo, Estasi culinarie, è stato tradotto in 19 lingue. L’eleganza del riccio è un bestseller internazionale, tradotto in 39 lingue ed è stato insignito di numerosi premi.

Trama
Siamo a Parigi in un elegante palazzo abitato da famiglie dell’alta borghesia. Dalla sua guardiola assiste allo scorrere di questa vita la portinaia Renée, che appare assolutamente conforme all’idea stessa della portinaia: grassa, sciatta, scorbutica e teledipendente. Invece, all’insaputa di tutti, Renée è una coltissima autodidatta, che adora l’arte, la filosofia, la musica, la cultura giapponese. Poi c’è Paloma, la figlia di un ministro ottuso; dodicenne geniale, brillante e fin troppo lucida che, stanca di vivere, ha deciso di farla finita. Fino ad allora continuerà a fingere di essere una ragazzina senza grande cultura come tutte le altre. Due personaggi in incognito, quindi, che si incontreranno solo grazie all’arrivo di monsieur Ozu, un ricco giapponese.


Copertina libro l'eleganza del riccio


Opinioni
Secondo me è uno di quei libri da leggere assolutamente. 

È emozionante, drammatico, lirico. 

È un libro scritto in prosa, ma che assomiglia di più ad una poesia. Delicato, toccante (se vi piacciono volumi con questa caratteristica, dovete leggere "L'armadio dei vestiti dimenticati"). Durante la lettura, non sempre scorrevole e di facile comprensione, ci si rende subito conto di quanto sia moderno e attuale.

Renée e Paloma, una donna e una ragazza che fingono di essere ciò che la società impone loro.

La portinaia, che tutti vedono come ignorante e sciatta, invece è intelligente, acuta e ironica; la dodicenne, che si crede sia interessata solo a temi futili e ai ragazzi, è profonda e osservatrice. Ho adorato anche il personaggio di monsieur Ozu: un giapponese fuori dagli schemi, che, con Paloma, riesce a conoscere a fondo Renée.


Un libro davvero toccante, che smuove le corde dell’anima, con un finale inaspettato e totalmente drammatico.



Il mio voto

A CHI LO SUGGERISCO?
- Lettori adulti e esperti (il libro non è di facile comprensione, ed è diverso dai soliti: può non piacere a tutti).
- A chi è interessato alla filosofia e all’arte. 
- A chi vuole emozionarsi; se non ne avete abbastanza di questo libro, provate a leggere anche "L'imprevedibile viaggio di Harold Fry".

CURIOSITÀ
- Nel libro c’è un’alternanza di capitoli: uno lo scrive Renée, quello successivo Paloma. Questo avviene per quasi tutto il volume, rendendolo più interessante e movimentato.
- L’eleganza del riccio è ricchissimo di spiegazioni filosofiche e artistiche, e anche di descrizioni di sensazioni che provano i personaggi. Questo rende il libro poetico e lirico, ma anche più complicato e meno scorrevole. Se questa cosa non vi spaventa vi consiglio anche la lettura de il ritratto di Dorian Gray. Se invece siete intrigati dalla filosofia e dalle riflessioni, ma siete alle prime armi, date un'occhiata a "Dolce come il miele"

DA LEGGERE CON.. un sottofondo di musica classica.


lunedì 10 novembre 2014

Recensione: Inferno

"Io sono l’Ombra. Attraverso la città dolente, io fuggo. Attraverso l’eterno dolore, io prendo il volo. Lungo la riva dell’Arno, corro arrancando senza fiato… volto a sinistra, in via dei Castellani, e mi dirigo verso nord, rannicchiandomi nell’ombra degli Uffizi. E loro continuano ad inseguirmi. Il suono dei passi alle mie spalle si fa sempre più forte, mi danno la caccia con determinazione implacabile." (prime righe del libro)

AUTORE: Dan Brown (traduzione di Nicoletta Lamberti, Annamaria Raffo, Roberta Scarabelli)
EDITO DA: Mondadori
ANNO DI PUBBLICAZIONE: 2013
ACQUISTATO DA: Mondadori
GENERE: Giallo, Mistero, Thriller
NUMERO DI PAGINE: 522
COSTO: € 25,00

Qualche informazione sull’autore
Dan Brown nasce nel 1964 ad Exeter, New Hampshire. È uno scrittore statunitense di fama internazionale, autore di grandi e memorabili successi, come “Il codice da Vinci”, uno dei libri più venduti di tutti i tempi. Sono suoi anche “Il simbolo perduto”, “Angeli e demoni”, “La verità del ghiaccio” e “Crypto”. L’autore vive nel New England con la moglie.

Trama
Robert Langdon , professore d’arte e di simbologia ad Harvard, si trova a vivere una nuova avventura in Italia, incentrata sul capolavoro dantesco “Inferno”. Langdon affronta un grandissimo enigma e un avversario forte e temibile. Rivivendo i passaggi più oscuri del poema di Dante, Langdon farà terribili scoperte e dovrà decidere di chi fidarsi.. prima che il mondo cambi per sempre.


Copertina libro inferno dan brown
Opinioni
Premetto di aver letto diversi libri di Dan Brown e di averli trovati, più o meno tutti, di lettura abbastanza facile e avvincente.

Questo, invece, mi ha in parte delusa.

Il mistero da risolvere è interessante, non troppo scontato, e la storia, di per sé, è emozionante. Purtroppo, però, il libro è calibrato male: l’inizio ti tiene incollato alle pagine, lo svolgimento invece è lungo, pesante e a tratti noioso, la fine raggruppa una miriade di avvenimenti in pochi capitoli. Questo è un grande difetto secondo me: un lettore si perde nella parte centrale e poi è come se venisse risvegliato dal torpore a poco dalla fine.

Questa è una grande debolezza strutturale: un buon giallo deve mantenere sempre viva l'attenzione del lettore

Se volete leggere qualcosa in questo senso, vi consiglio "I sotterranei della cattedrale".

Il mio voto
A CHI LO SUGGERISCO?
-Lettori adulti ed esperti
-Lettori interessati al genere thriller/giallo
-A chi ha letto gli altri libri di Dan Brown, e quindi è abituato al suo stile di scrittura.


CURIOSITÀ
L’autore descrive con una particolare attenzione sia i luoghi geografici menzionati, sia le opere d’arte e il simbolismo presente in esse. Io penso sia molto interessante, però per alcuni potrebbe risultare noioso.


DA LEGGERE.. immaginandosi i luoghi descritti, come se fossimo veramente là in quel momento.


domenica 9 novembre 2014

Recensione: Il ritratto di Dorian Gray

“Lo studio era pieno dell’odore intenso delle rose, e quando la brezza estiva passava tra gli alberi del giardino, penetrava dalla porta aperta il profumo pesante del glicine o la fragranza più delicata del biancospino. Dall’angolo del divano di cuscini persiani sul quale stava disteso, fumando, com’era suo costume, innumerevoli sigarette, Lord Henry Wotton poteva appena scorgere lo splendore dei fiori di citiso, che hanno la dolcezza e il colore del miele.” (prime righe del libro)

AUTORE: Oscar Wilde (traduzione Emanuele Grazzi, introduzione Masolino d’Amico)
EDITO DA: Newton Compton
ANNO DI PUBBLICAZIONE: 2011
ACQUISTATO DA: Mondadori
GENERE: Classico
NUMERO DI PAGINE: 175
COSTO: € 6,00

Qualche informazione sull’autore
Oscar Wilde nacque a Dublino nel 1854. Poeta, romanziere, commediografo, è il più importante scrittore dell’epoca vittoriana. È considerato uno dei massimi esponenti dell’estetismo e del decadentismo, e il ritratto di Dorian Gray (1891) ne è il manifesto. Nel 1895, al culmine della sua fama, venne condannato per omosessualità a due anni di carcere duro. Morì nel 1900 in povertà.

Trama
Il sogno di possedere un ritratto che invecchi al suo posto, assumendo i segni che il tempo dovrebbe tracciare sul suo volto angelico, diviene per Dorian Gray una paradossale, terribile verità. Ma non saranno tanto le tracce del tempo che passa a fermarsi sul dipinto di quel bellissimo giovane, quanto le nefandezze di cui la sua anima si è macchiata. Un’anima dissoluta, corrotta, degradata, cinica e avida di piaceri. Dorian uscirà vincente o sconfitto dal desiderio di far coincidere l’arte con la vita?


copertina libro Il ritratto di Dorian Gray Oscar Wilde

Opinioni
Ho letto questo libro, in versione ridotta e semplificata, in inglese durante le superiori. Mi ha colpito tanto, e quindi ho deciso di acquistarlo in versione integrale in italiano.

Il ritratto di Dorian Gray è uno di quei libri che o piace moltissimo, o si odia.

Io l’ho amato, perché credo che sia uno di quei classici che non passeranno mai di moda; è un volume antico, ma che parla della società odierna. È molto attuale, e lascia un po’ di amaro in bocca. Non è sicuramente un libro scorrevole e di facile lettura, non tanto per i termini lessicali usati (che potrebbero risultare alquanto moderni), ma perché Oscar Wilde infarcisce il libro con le sue idee sulla moda, gli usi e i costumi. Due altri temi ricorrenti sono altresì l'arte e la bellezza (se vi piace leggere di questi argomenti vi consiglio l'eleganza del riccio ). Queste parti del libro sono sicuramente molto interessanti, ma tolgono agilità alla lettura.

Il mio voto

A CHI LO SUGGERISCO?
  -  Lettori adulti e esperti, abituati ai classici (se vi piace il genere, leggete anche "Il grande Gatsby"!)
  - A chi vuole fare un’analisi della società moderna in rapporto con quella londinese del 1800.
  - A chi ama gli aforismi e le battute di Oscar Wilde.
  -  A chi è interessato all’arte. 


DA LEGGERE CON.. La voglia di capire le idee, alcune volte un po’ strane, di Oscar Wilde.

Recensione: Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte

“Mezzanotte e 7 minuti. Il cane era disteso sull’erba in mezzo al prato di fronte alla casa della signora Shears. Gli occhi erano chiusi. Sembrava stesse correndo su un fianco, come fanno i cani quando sognano di dare la caccia a un gatto. Il cane però non stava correndo, e non dormiva. Il cane era morto. Era stato trafitto con un forcone.” (prime righe del libro)

AUTORE: Mark Haddon (traduzione Paola Novarese)
EDITO DA: Einaudi
ANNO DI PUBBLICAZIONE: 2003
ACQUISTATO DA: non ricordo più, l'ho acquistato tempo fa.
GENERE: Giallo, Mistero, Autismo
NUMERO DI PAGINE: 247
COSTO: € 9,90

Qualche informazione sull’autore
Mark Haddon è nato nel 1963, ed è uno scrittore e illustratore di libri per ragazzi. Ha lavorato per la televisione e per la radio. Vive ad Oxford. Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte è il suo primo libro per adulti.

Trama
Questo è un giallo diverso da tutti gli altri. L’investigatore è Christopher Boone, ha quindici anni e soffre della sindrome di Asperger, una forma di autismo. Capisce tutto di matematica e pochissimo degli esseri umani. Odia il giallo e il marrone, ama il rosso e detesta essere toccato. Non è mai andato più in là del negozio dietro l’angolo, ma quando trova il cane della vicina trafitto da un forcone, inizia un viaggio straordinario che gli cambierà la vita.


copertina libro Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte

Opinioni
Ho letto questo libro diversi anni fa. L’aveva acquistato mia mamma quando ero alle scuole medie, quindi non avevo provato grande interesse per la sua lettura. Passato qualche anno, l’ho ritrovato in giro per casa. Complici i miei studi scolastici, che in quel momento trattavano proprio dell’autismo, mi sono convinta a leggerlo.

È un libro particolare, sinceramente non ne ho mai letti di simili. 

Non è troppo verosimile per quanto riguarda la descrizione dell’autismo, quindi se cercate qualcosa in questo senso, il libro non fa per voi. Mark Haddon sceglie di scrivere in prima persona, fingendosi Christopher, e ci riesce piuttosto bene. La storia si snoda su due punti fondamentali: l’indagine sull’uccisione del cane e, soprattutto, sulla famiglia, i segreti, le difficoltà che possono nascere nel rapporto padre/figlio, madre/figlio e marito/moglie. È un romanzo di facile lettura, molto commovente, ma con lieto fine: mi ha colpita e mi è rimasto dentro.

Se cercate un libro da leggere altrettanto intenso ma con un finale inaspettato e meno roseo, vi rimando alla recensione "La solitudine dei numeri primi".
Il mio voto


A CHI LO SUGGERISCO?
- Sicuramente ad un pubblico adulto (non facciamoci ingannare dalla quantità di libri per bambini scritti dall’autore; questo NON è adatto ai più piccoli, sarebbe di difficile comprensione!).
- A coloro che cercano un libro diverso e non convenzionale.
- A  chi vuole informarsi un po’ sull’autismo, senza aspettarsi un trattato scientifico. Se siete interessati ai personaggi problematici, non vi pentirete a leggere "La cucina degli ingredienti magici".


CURIOSITÀ
 I capitoli del libro non seguono il classico ordine 1,2,3.. ma sono solo numeri primi. Quindi ci sarà il capitolo 2,3,5,7,11 ecc.. (un altro libro con una numerazione particolare dei capitoli è "La verità sul caso Harry Quebert")
- Nel libro, un capitolo è dedicato alla storia vera e propria, il capitolo successivo descrive Christopher e le sue abitudini, i suoi gusti e i suoi ragionamenti. C’è questa successione per praticamente tutto il libro.
- Il volume ha disegni, schemi e parole in grassetto.


DA LEGGERE CON.. Apertura mentale e capacità d’immedesimazione.