mercoledì 3 dicembre 2014

Recensione: Il messaggio segreto delle farfalle

“Fui colta alla sprovvista dalla sentenza del medico: “Devi essere operata”. Ero come paralizzata mentre, con voce rotta e impaurita, gli domandavo: “Ma dopo recupererò la mia voce naturale?”. Il medico, non volendo deludermi, rispose: “Non del tutto.. per lo meno per i primi mesi, poi migliorerà”. Tacqui.” (prime righe del libro).

AUTRICE: Laila al-Uthman (traduzione di Valentina Colombo)
EDITO DA: Newton Compton editori
ANNO DI PUBBLICAZIONE: 2008 (2011 in Italia)
ACQUISTATO DA: Mondadori
GENERE: Romanzo, Drammatico
NUMERO DI PAGINE: 251
COSTO: € 9,90

Qualche informazione sull’autrice
Laila al-Uthman nasce in Kuwait nel 1945. Inizia a scrivere negli anni Sessanta occupandosi dapprima di questioni sociali, collegate alla condizione della donna nel proprio Paese, per poi pubblicare nel 1976 la prima raccolta di racconti. I contenuti dei suoi romanzi, molto provocanti per il contesto in cui vive, l’hanno portata persino in tribunale per oltraggio alla religione. Da quest’ultima esperienza ha tratto un romanzo autobiografico. È anche un’attivista coraggiosa, che ha contribuito in maniera sostanziale al conseguimento del diritto di voto per le donne kuwaitiane.

Trama
Nadia è la figlia di un kuwaitiano e di una siriana, ha diciassette anni ed è pronta a spiegare le sue giovani ali: vuole frequentare l’università, innamorarsi e diventare protagonista della propria vita e della proprie scelte. Ma la sua famiglia ha già deciso per lei, rispettando le ferree regole della tradizione: dovrà sposare un uomo molto più vecchio, con altri matrimoni alle spalle e figli a carico. Per quattro anni, Nadia rimarrà prigioniera di quest’uomo dispotico, umiliata. Tuttavia, la ragazza rifiuta di soccombere al dolore e non rinuncia a lottare, perché il desiderio di libertà che è in lei non può essere messo a tacere.

copertina libro il messaggio segreto delle farfalleOpinioni
È uno di quei libri da leggere solo se avete pelo sullo stomaco. È crudo, forte, realistico. Sicuramente, da qualche parte nel mondo, una ragazza ha subito, subisce o subirà la sorte di Nadia, stupenda diciassettenne con tutta la vita davanti, ma che si trova le sue ali da giovane farfalla spezzate da un destino terribile e da una tradizione disumana.

Le prime pagine sono uno shock. Inizialmente, non sapevo se continuare a leggere; poi ho capito che volevo andare fino in fondo. Il senso di ripugnanza e di odio che si prova contro i genitori di Nadia è fortissimo; mi sono chiesta per tutto il libro come fosse possibile che chi ti mette al mondo possa preferire avere una vita di agi e ricchezze (il matrimonio è servito alla famiglia della ragazza proprio per questo), che una figlia felice e realizzata. Il personaggio del vecchio marito è altrettanto terribile, si macchia di reati orribili come pedofilia e sequestro di persona (Nadia non può uscire dal palazzo dove vive), senza che nessuno se ne renda conto. Quello che mi ha permesso di finire il libro è unicamente il forte messaggio di coraggio e voglia di libertà della protagonista, che però purtroppo non potrà avere un riscatto. 

Questo romanzo mi ha dato molto da pensare. Ho creduto che fosse “troppo”: troppo duro, troppo esagerato, troppo brusco, troppo drammatico. Anche adesso credo sia troppo, ma purtroppo, solo troppo veritiero.

Il mio voto

A CHI LO SUGGERISCO?
-Assolutamente lettori adulti ma non necessariamente esperti.
-A chi piacciono i libri forti e duri. Se vi piacciono i libri con queste caratteristiche, leggete anche “La solitudine dei numeri primi” (anche se, ovviamente, “Il messaggio segreto delle farfalle" è decisamente più crudo).
-A chi vuole farsi un’idea della condizione della donna in certi Paesi.

DA LEGGERE CON.. rispetto.



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