Il giorno della
scomparsa (sabato 30 agosto 1975)
“Centrale di polizia, qual è il suo problema?”
“Mi chiamo Deborah Cooper, abito in Side Creek Lane. Credo
di avere appena visto una ragazza inseguita da un uomo nella foresta.”
“Cos’è successo esattamente?”
“Non lo so! Ero affacciata alla finestra, stavo guardando
verso la foresta, e a un certo punto ho visto questa ragazza correre in mezzo
agli alberi. Dietro di lei c’era un uomo… Credo che stesse cercando di sfuggirgli”.
(prime righe del libro).
AUTORE: Joël Dicker
(traduzione di Vincenzo Vega)
EDITO DA: Bompiani
ANNO DI PUBBLICAZIONE:
2012
ACQUISTATO DA:
libreria in un ipermercato Coop
GENERE: Giallo,
Mistero, Romanzo
NUMERO DI PAGINE: 775
COSTO: € 14,00
Qualche informazione sull’autore
Joël Dicker è nato a Ginevra nel 1985. La verità sul caso
Harry Quebert è il suo secondo romanzo. Ha ottenuto il Grand Prix du roman de
l’Académie Française 2012 e il Prix Goncourt des lycéens 2012. Il libro è in
corso di traduzione in oltre 25 paesi.
Trama
Estate 1975. Nola Kellergan, una ragazzina di 15 anni,
scompare misteriosamente nella tranquilla cittadina di Aurora, New Hampshire.
Le ricerche della polizia non danno alcun esito. Primavera 2008, New York.
Marcus Goldman, giovane scrittore di successo, sta vivendo uno dei rischi del
mestiere: è bloccato, non riesce a scrivere una sola riga del romanzo che da lì
a poco dovrebbe consegnare al suo editore. Ma accadde qualcosa di imprevisto:
Harry Quebert, uno degli scrittori più stimati d’America, viene accusato di
aver ucciso Nola Kellergan. Il cadavere della ragazza viene infatti ritrovato
nel giardino della sua villa a Goose Cove. Marcus Goldman abbandona tutto e va
nel New Hampshire per condurre la sua personale inchiesta. Dopo oltre
trent’anni, deve dare risposta a una domanda: chi ha ucciso Nola? E,
naturalmente, scrivere un romanzo di grande successo.
Opinioni
Credo che questo sia il mio libro dell’anno!! Non esagero se
dico che ne ho completato la lettura in poco più di una settimana (ricordo che
il libro ha 775 pagine). Nonostante fosse il secondo romanzo di Joël Dicker,
non conoscevo questo giovane autore, e ne sono rimasta particolarmente colpita.
Mi piace molto il suo stile di scrittura, è pulito, lineare, chiaro.
Il libro è
un giallo con la G maiuscola: ti rapisce, è difficile da smettere di leggere!
Una volta chiuso, continui a rimurginare per capire quale potrebbe essere la
soluzione al mistero. Il volume fa dei salti temporali: ci porta continuamente
avanti e indietro nel tempo, passando da Aurora nel 2008 a quella del 1975.
L’autore, in questo modo, ci fa conoscere i vari personaggi: è solo continuando
nella lettura che si ha un quadro completo di questi. Dicker ne fa una
descrizione talmente accurata che ad un certo punto ci si dimentica che si sta
leggendo un romanzo: sembra che la storia sia realmente accaduta e che i
personaggi siano reali.
Un’altra cosa che mi ha molto colpita è il fatto che fino
alla fine non sia possibile districarsi nel mistero e quindi la lettura diventa
entusiasmante: appena si risolve una questione, se ne apre un’altra, in un via vai
di colpi di scena serrati.
Ho apprezzato molto anche il fatto che non sia
rimasto nulla in sospeso: spesso, nei romanzi gialli così intricati e lunghi,
alla fine qualcosa sfugge all’autore e non si risolvono pienamente alcuni
misteri minori, problematica che non ho riscontrato in questo stupendo romanzo.
Ne sono rimasta affascinata: leggetelo, leggetelo, leggetelo!
Ne sono rimasta affascinata: leggetelo, leggetelo, leggetelo!
A CHI LO SUGGERISCO?
-A lettori adulti, esperti e non: nonostante il libro sia
molto lungo, non è complicato.
-A chi ama i libri gialli che non lascino nulla al caso.
-A chi adora ragionare su un mistero (se vi ritrovate in
questa descrizione, leggete anche “Il simbolo perduto”)
CURIOSITÀ
-Il libro non segue un filo temporale: i capitoli spaziano
dal presente al passato. In qualunque caso, il libro non perde in chiarezza:
l’autore riporta continuamente i riferimenti di anni e date, permettendo ai
lettori di non confondersi.
-Prima di ogni capitolo, l’autore riporta i discorsi tra
Marcus Goldman, quando era allievo di Harry Quebert, e di quest’ultimo: i due
discutono e, capitolo dopo capitolo, il secondo insegna al primo i 31 consigli
per diventare uno scrittore di successo.
-I capitoli partono dal 31 e arrivano all’1, quindi sono in
ordine decrescente (un altro libro che ho letto che ha una numerazione
particolare dei capitoli è “Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte”).
DA LEGGERE.. tutto d’un fiato!!!!
Ok ok...lo leggerò!!! Ma va bene lo stesso se lo leggo un pò per volta?
RispondiEliminaCerto!! :)
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