martedì 11 novembre 2014

Recensione: L'eleganza del riccio

“Marx cambia completamente la mia visione del mondo» mi ha dichiarato questa mattina il giovane Pallières che di solito non mi rivolge nemmeno la parola. Antoine Pallières, prospero erede di un’antica dinastia industriale, è il figlio di uno dei miei otto datori di lavoro. Ultimo ruttino dell’alta borghesia degli affari- la quale si riproduce unicamente per singulti decorosi e senza vizi-, era tuttavia raggiante per la sua scoperta e me la narrava di riflesso, senza sognarsi neppure che io potessi capirci qualcosa. Che cosa possono mai comprendere le masse lavoratrici dell’opera di Marx?” (prime righe del libro)

AUTRICE: Muriel Barbery (traduzione di Emanuelle Caillat e Cinzia Poli)
EDITO DA: edizioni e/o
ANNO DI PUBBLICAZIONE: 2006
ACQUISTATO DA: Mondadori
GENERE: Romanzo, Filosofia, Arte, Drammatico
NUMERO DI PAGINE: 318
COSTO: € 9,90

Qualche informazione sull’autrice
Muriel Barbery è nata nel 1969. È una scrittrice francese ed è stata insegnante di filosofia. Il suo primo romanzo, Estasi culinarie, è stato tradotto in 19 lingue. L’eleganza del riccio è un bestseller internazionale, tradotto in 39 lingue ed è stato insignito di numerosi premi.

Trama
Siamo a Parigi in un elegante palazzo abitato da famiglie dell’alta borghesia. Dalla sua guardiola assiste allo scorrere di questa vita la portinaia Renée, che appare assolutamente conforme all’idea stessa della portinaia: grassa, sciatta, scorbutica e teledipendente. Invece, all’insaputa di tutti, Renée è una coltissima autodidatta, che adora l’arte, la filosofia, la musica, la cultura giapponese. Poi c’è Paloma, la figlia di un ministro ottuso; dodicenne geniale, brillante e fin troppo lucida che, stanca di vivere, ha deciso di farla finita. Fino ad allora continuerà a fingere di essere una ragazzina senza grande cultura come tutte le altre. Due personaggi in incognito, quindi, che si incontreranno solo grazie all’arrivo di monsieur Ozu, un ricco giapponese.


Copertina libro l'eleganza del riccio


Opinioni
Secondo me è uno di quei libri da leggere assolutamente. 

È emozionante, drammatico, lirico. 

È un libro scritto in prosa, ma che assomiglia di più ad una poesia. Delicato, toccante (se vi piacciono volumi con questa caratteristica, dovete leggere "L'armadio dei vestiti dimenticati"). Durante la lettura, non sempre scorrevole e di facile comprensione, ci si rende subito conto di quanto sia moderno e attuale.

Renée e Paloma, una donna e una ragazza che fingono di essere ciò che la società impone loro.

La portinaia, che tutti vedono come ignorante e sciatta, invece è intelligente, acuta e ironica; la dodicenne, che si crede sia interessata solo a temi futili e ai ragazzi, è profonda e osservatrice. Ho adorato anche il personaggio di monsieur Ozu: un giapponese fuori dagli schemi, che, con Paloma, riesce a conoscere a fondo Renée.


Un libro davvero toccante, che smuove le corde dell’anima, con un finale inaspettato e totalmente drammatico.



Il mio voto

A CHI LO SUGGERISCO?
- Lettori adulti e esperti (il libro non è di facile comprensione, ed è diverso dai soliti: può non piacere a tutti).
- A chi è interessato alla filosofia e all’arte. 
- A chi vuole emozionarsi; se non ne avete abbastanza di questo libro, provate a leggere anche "L'imprevedibile viaggio di Harold Fry".

CURIOSITÀ
- Nel libro c’è un’alternanza di capitoli: uno lo scrive Renée, quello successivo Paloma. Questo avviene per quasi tutto il volume, rendendolo più interessante e movimentato.
- L’eleganza del riccio è ricchissimo di spiegazioni filosofiche e artistiche, e anche di descrizioni di sensazioni che provano i personaggi. Questo rende il libro poetico e lirico, ma anche più complicato e meno scorrevole. Se questa cosa non vi spaventa vi consiglio anche la lettura de il ritratto di Dorian Gray. Se invece siete intrigati dalla filosofia e dalle riflessioni, ma siete alle prime armi, date un'occhiata a "Dolce come il miele"

DA LEGGERE CON.. un sottofondo di musica classica.


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