“-Palazzo del Vaticano, notte del 30 gennaio 1789-
L’uomo attese con pazienza il calare delle tenebre, poi uscì dal suo nascondiglio e attraversò al buio le logge di Raffaello, che sorgevano presso la residenza invernale del pontefice. Non potè soffermarsi ad ammirare gli arabeschi del grande pittore urbinate e proseguì a passo svelto senza l’ausilio di una lanterna, per timore di allertare eventuali guardiani.” (prime righe del libro)
AUTORE: Marcello Simoni
EDITO DA: Newton Compton Editori
ANNO DI PUBBLICAZIONE: 2013
ACQUISTATO DA: Mondadori
GENERE: Thriller, Mistero, Storia
NUMERO DI PAGINE: 121
COSTO: € 0,99
Qualche informazione sull’autore
Marcello Simoni è nato a Comacchio nel 1975. Ex archeologo, laureato in lettere, lavora come bibliotecario. Ha pubblicato diversi saggi storici e racconti. Il suo romanzo d’esordio è “Il mercante di libri maledetti”, che ha avuto un grandissimo successo.
Trama
Urbino, 1789. Il cadavere del professor Lamberti, docente di filosofia all’università, viene ritrovato all’interno della cattedrale. L’ipotesi è che sia precipitato dalle impalcature erette per la ricostruzione della cupola, distrutta da un terremoto. Ma Vitale Federici, il suo allievo più brillante, intuisce che dietro quella morte si cela qualcosa di poco chiaro. Inizia dunque la sua personale indagine, venendo a conoscenza di un fatto sconcertante: l’uomo era sulle tracce di un antico tempio dedicato alle Ninfe, nascosto nel sottosuolo della città. Vitale si appassiona al mistero, ma si trova ben presto davanti ad una terribile verità: il Lamberti deve essere stato assassinato. Ma da chi?
Un libro veloce, non troppo lungo, ma comunque interessante. La storia è ambientata nella seconda metà del 1700, e l’autore è bravo a trasportarci in quel mondo.
Quando si legge il libro, infatti, sembra quasi di ritrovarsi in quelle polverose osterie e di sentire il freddo e pungente vento invernale che si infila sotto i sai di Vitale e dei suoi compagni di università.
È ben scritto, con una trama studiata e delineata, di immediata comprensione e di facile lettura, uno di quei libri da leggere tutto d’un fiato. Simoni ci fa rimanere con il naso incollato alle pagine; sembra quasi impossibile poggiare il libro (io l’ho letto in due giorni, da tanto mi aveva preso!). Se vi piacciono i libri avvincenti, ma più lunghi ed impegnati, vi consiglio di dare un'occhiata a "Il simbolo perduto".
Il libro è molto approfondito per quanto riguarda la descrizione degli ambienti e dei luoghi in cui è ambientata la vicenda, ma pecca un po’ per l’analisi dei personaggi: quella è un po’ superficiale. Il finale è buono, non troppo scontato.
Quando si legge il libro, infatti, sembra quasi di ritrovarsi in quelle polverose osterie e di sentire il freddo e pungente vento invernale che si infila sotto i sai di Vitale e dei suoi compagni di università.
È ben scritto, con una trama studiata e delineata, di immediata comprensione e di facile lettura, uno di quei libri da leggere tutto d’un fiato. Simoni ci fa rimanere con il naso incollato alle pagine; sembra quasi impossibile poggiare il libro (io l’ho letto in due giorni, da tanto mi aveva preso!). Se vi piacciono i libri avvincenti, ma più lunghi ed impegnati, vi consiglio di dare un'occhiata a "Il simbolo perduto".
Il libro è molto approfondito per quanto riguarda la descrizione degli ambienti e dei luoghi in cui è ambientata la vicenda, ma pecca un po’ per l’analisi dei personaggi: quella è un po’ superficiale. Il finale è buono, non troppo scontato.
Il mio voto
A CHI LO SUGGERISCO?
-A tutti, lettori esperti e non.
-A coloro che amano i romanzi brevi e non troppo impegnati.
-A coloro che sono interessati alla storia e alla vita nell’antichità.
DA LEGGERE... d’inverno, quando fuori fa buio presto e il tempo è uggioso.
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