martedì 25 novembre 2014

Recensione: Il grande Gatsby

“Quand’ero più giovane ed indifeso, mio padre mi ha dato un consiglio che ho fatto mio da allora. “Tutte le volte che ti viene da criticare qualcuno”, mi ha detto, “ricordati che non tutti a questo mondo hanno avuto i vantaggi che hai avuto tu”. Non ha detto nient’altro, ma siamo sempre stati insolitamente comunicativi in modo riservato, e capii che intendeva molto più di questo.” (prime righe del libro).

AUTORE: F. Scott Fitzgerald (traduzione di Bruno Armando)
EDITO DA: Newton Compton Editori
ANNO DI PUBBLICAZIONE: 1925
ACQUISTATO DA: Mondadori
GENERE: Classico
NUMERO DI PAGINE: 125
COSTO: € 0,99

Qualche informazione sull’autore
F. Scott Fitzgerald nacque a St.Paul, Minnesota, nel 1896. Iniziò a scrivere giovanissimo, fin dai tempi della scuola. Pubblicò il suo primo romanzo nel 1920. Seguirono alcune raccolte di racconti e infine “Il grande Gatsby”, che basterebbe da solo ad assicurare allo scrittore un posto di rilievo nella narrativa americana. E' infatti uno dei libri più venduti con venticinque milioni di copie acquistate in tutto il mondo (USA Today - 2013). Dopo aver goduto di un grandissimo successo, morì quasi dimenticato a Hollywood nel 1940.

Trama
Il misterioso, affascinante, inquieto Gatsby, con le sue feste stravaganti, il lusso e la mondanità di cui si circonda, non mira in verità che a ritrovare l’amore di Daisy. Ma è possibile ricatturare il passato? Nello scenario dei frenetici anni Venti, il desiderio di Gatsby diventa emblema di un sogno di assolutezza, che la realtà frantuma e disperde.

copertina libro il grande gatsby
Opinioni
Questo romanzo di grande successo di F. Scott Fritgerald è un classico, sì, ma moderno.

È moderno perché narra di una vita che in apparenza sembra sfavillante, gioiosa e patinata, ma è solo apparenza.

Gatsby in realtà è un uomo solo, che si rifugia nel lusso solo per dimenticare quanto effettivamente sia solo, di quanti falsi amici popolino la sua vita, capaci ad essere presenti solo quando la festa inizia, ma pronti a scappare appena si spengono le luci dei salotti.
Gatsby vuole disperatamente ritrovare la sua amata Daisy, l’unica effettiva presenza nella sua vita. Erano innamorati, ma quando si sono incontrati Gatsby era povero e Daisy ha preferito sposare un uomo ricchissimo. Quando ritrova Gatsby, ricco e conosciuto, si riavvicinerà a lui, ma io non credo per vero amore, forse più per dovere. Il romanzo infatti è drammatico, ha una fine tragica, che ci riflettere sulla condizione dell’uomo. 

Gatsby è uno spirito puro, che mira a cercare un’utopia, un’idea grande e irraggiungibile, finché non si scontra con la durezza della vita e della realtà.

Questo volume mi è piaciuto moltissimo, è uno di quei libri da leggere assolutamente, e non solo una volta: racchiude in sé tantissime sfumature diverse, che è impossibile cogliere immediatamente, ha molti livelli da scoprire. La scrittura è essenziale e fine, di facile comprensione se si tiene conto che è stato scritto negli anni Venti.

Il mio voto

A CHI LO SUGGERISCO?
-Lettori adulti ed esperti.
-A chi piacciono i libri con più livelli, da interpretare e capire (se vi ritrovate, leggete assolutamente “L’eleganza del riccio”).
-A chi piacciono i classici (non posso non proporvi "Il ritratto di Dorian Gray"!).

CURIOSITÀ
-Si dice che F. Scott Fritgerald abbia scritto un romanzo specchio, e che Jay Gatsby sia un personaggio autobiografico.
-Dal romanzo sono stati tratti due film, uno nel 1974, l’altro nel 2013.

DA LEGGERE.. trasportandoci nei ruggenti anni Venti, con lo sfavillio dei vestiti da Charleston e le fumose sale da ballo.


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